La deprimente scoperta sul fondo della Fossa delle Marianne è un avvertimento per il mondo
Un tempo si credeva che la Fossa delle Marianne, il punto più profondo dell’oceano, fosse un abisso incontaminato, lontano dalla portata dell’inquinamento umano. Tuttavia, le scoperte hanno infranto questa illusione, rivelando la sconvolgente verità sulla portata dell’inquinamento da plastica, anche negli angoli più remoti del nostro pianeta. Una scoperta sconvolgente sul fondo della Fossa delle Marianne – un sacchetto di plastica1 – funge da toccante monito per l’umanità sulle terribili conseguenze del nostro sconsiderato consumo e smaltimento della plastica. Questo articolo esplora il significato di questa angosciante scoperta e ne approfondisce le implicazioni per il nostro pianeta e i suoi delicati ecosistemi marini.
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Fossa delle Marianne
Sebbene la Fossa delle Marianne possa apparire un abisso desolato e senza vita, in realtà pullula di vita. Diverse forme di vita marina, come coralli, meduse e polpi, sono state scoperte nelle profondità della fossa. Sfortunatamente, lo studio ha anche scoperto che il 17% delle immagini di plastica presenti nel Deep-Sea Debris Database raffiguravano interazioni con la vita marina. Questi incontri andavano dall’impigliamento all’ingestione, evidenziando le minacce immediate che l’inquinamento da plastica rappresenta per le creature marine.
Inquinamento da plastica: una crisi globale
L’inquinamento da plastica è un problema globale in continua crescita, con conseguenze devastanti per l’ambiente, la fauna selvatica e la salute umana. La plastica monouso, come il sacchetto di plastica trovato nella Fossa delle Marianne, è la causa più comune. Viene utilizzata momentaneamente e poi gettata via, finendo negli oceani attraverso varie vie.
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Fossa delle Marianne
Crediti immagine: Natural World Facts | YouTube
Uno studio che utilizza il Deep-Sea Debris Database ha rivelato che la plastica è la forma di detriti più diffusa negli oceani. I sacchetti di plastica, in particolare, costituiscono una parte significativa di questo inquinamento. Sorprendentemente, ben l’89% della plastica scoperta nella Fossa delle Marianne era monouso, una chiara indicazione dell’impatto pervasivo della plastica usa e getta sul nostro ambiente.
La posizione remota della Fossa delle Marianne e la sua lontananza dagli insediamenti umani potrebbero sembrare un’assoluzione per l’umanità dalla responsabilità dell’inquinamento da plastica che vi si trova. Tuttavia, questa supposizione non potrebbe essere più lontana dalla verità. L’origine della plastica rinvenuta nelle profondità della Fossa indica l’impatto ambientale di vasta portata dell’umanità.
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